Fisico e uomo politico italiano. Professore di Fisica a Bologna e a Ravenna,
giunse alla formulazione delle leggi sull'elettrolisi indipendentemente dalle
esperienze di M. Faraday. Ottenuta la cattedra di Fisica all'università
di Pisa (1840), si dedicò allo studio delle aurore polari, della
conducibilità elettrica della Terra, della climatologia e in particolare
compì ricerche sugli effetti fisiologici dell'elettricità e
sull'elettricità muscolare. Nel 1848 fu nominato senatore dell'Assemblea
toscana e nel 1860 senatore del Regno d'Italia; fu poi direttore dei Telegrafi e
nel 1862 ministro della Pubblica istruzione. Nel 1855 fondò con Raffaele
Piria il "Nuovo Cimento". Tra le sue opere ricordiamo il
Manuale di
telegrafia elettrica e le
Lezioni di fisica (Forlì 1811 -
Ardenza, Livorno 1868).