(detto anche
Matteo Lombardo). Teologo italiano. Appartenente all'ordine
francescano, ne divenne il generale nel 1287. L'anno seguente fu nominato
cardinale e ricoprì importanti incarichi presso la sede pontificia. Nel
1300 venne inviato a Firenze per mediare la pace tra Bianchi e Neri, ma la sua
missione fallì e sotto la minaccia di morte egli dovette lasciare la
città contro cui lanciò la scomunica. Dante, nel
Paradiso
(XII, 124-126), gli rimprovera di aver tollerato il rilassamento della regola
francescana. Autore di trattati teologici e di commentari alle Sacre Scritture,
considerò Agostino come l'autorità somma da far valere nella
speculazione. Gran parte dei suoi scritti sono tuttora inediti (Acquasparta,
Terni 1240 circa - Roma 1302).