Enciclica sociale di papa Giovanni XXIII, pubblicata il 14 luglio (con data 15
maggio) 1962. Il testo è diviso in quattro parti. La prima parte presenta
una sintesi degli insegnamenti sociali dei pontefici precedenti, contenuti nelle
encicliche
Rerum novarum, di Leone XIII, e
Quadragesimo anno, di
Pio XII. La seconda parte affronta la tematica dottrinale riguardante il
rapporto tra iniziativa privata e poteri pubblici, il fenomeno della
socializzazione (intesa dal punto di vista sociologico), la remunerazione del
lavoro e la distribuzione del reddito sulla base dei criteri di bene comune, la
configurazione e il funzionamento dei sistemi economici e la presenza attiva dei
lavoratori negli organismi di produzione. Nella terza parte sono considerati i
rapporti tra i settori di produzione (agricolo, industriale, dei servizi), tra
le zone economicamente più sviluppate e quelle arretrate (o
sottosviluppate o depresse) nell'ambito delle singole comunità politiche,
tra le diverse comunità politiche nel mondo. In particolare,
nell'enciclica viene affermato il principio della solidarietà tra Paesi
economicamente sviluppati e Paesi in via di sviluppo. Nella quarta parte
l'enciclica si sofferma su questioni di carattere pastorale.