Grosso veneziano in argento coniato a partire dal dogato di Enrico Dandolo
(1192-1205). Del valore di 26 piccoli, aveva sul recto la figura di S. Marco che
porge il vessillo al doge e sul verso Cristo in trono. Utilizzato per i traffici
con l'Oriente, ebbe largo credito e fu imitato in altre zecche italiane.