Scultore italiano. Dopo aver frequentato lo studio dello zio, modesto scultore,
compì gli studi a Roma e a Torino, città dove in seguito si
stabilì. Sensibile soprattutto all'influenza dell'arte classica e
dell'esperienza futurista (Boccioni in particolare),
M. elaborò
uno stile personale, fatto di forme robuste e vigorose (
Adolescente, 1931;
Gabriele, 1938), che nel dopoguerra si evolse gradualmente verso una
ricerca di tipo cubista e, per diversi aspetti, vicina a quella dell'arte
astratta. Nacquero così le opere costituite da un'originale sintesi tra
architettura e scultura, masse plastiche mosse da un interno dinamismo e cariche
di violenta emotività:
Apparizione alata e
Maschera (1957),
Il sole (1962). Nel 1958 fu insignito del Gran Premio per la scultura
alla Biennale di Venezia (Fontana Liri, Frosinone 1910 - Marino, Roma
1998).