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Massimiliano II d'Asburgo.

Imperatore del Sacro Romano Impero. Primogenito dell'imperatore Ferdinando I e di Anna Iagellone, fu educato in Spagna con il cugino Filippo e nel 1548 sposò Maria, sorella di questi e figlia dell'imperatore Carlo V. Sorte in seguito rivalità intorno all'assegnazione del titolo imperiale e divergenze di interessi tra il ramo spagnolo e quello austriaco degli Asburgo, i membri delle famiglia si allontanarono fra loro. Nel 1562 M. fu eletto e incoronato re di Boemia e re dei Romani, nel 1563 re di Ungheria e nel 1564 imperatore, dopo la morte del padre che aveva a sua volta ricevuto tale titolo dal fratello Carlo V. M., pur mostrando una certa simpatia per la riforma luterana, aveva giurato tuttavia di garantire la continuità del Cattolicesimo nelle sue terre, dal momento che un'abiura gli avrebbe precluso la dignità imperiale. Conservò comunque un atteggiamento di apertura e di tolleranza nei confronti dei culti riformati permettendone la professione sia in Austria, sia in Boemia, pur se entro certi limiti e solo ai nobili. Secondo la tradizione asburgica, i domini lasciati da Ferdinando furono divisi tra i figli maschi: a M. spettarono oltre al titolo di imperatore, Boemia e Ungheria, Austria Superiore e Inferiore. Dopo aver condotto alcune campagne militari contro i Turchi, senza però riuscire ad ottenere risultati definitivi, firmò la tregua di Adrianopoli (1568), che riconosceva lo status quo e permetteva il mantenimento della pace nei territori ungheresi dietro un tributo annuo pagato al sultano. In politica interna, cercò di affermare un controllo centrale sul reclutamento delle truppe, stabilendo la necessità di un consenso imperiale. I principi, soprattutto quelli protestanti, si opposero a questo progetto, temendo che avrebbe loro impedito di gestire in autonomia le forze di cui disponevano. Poco prima della morte di M., la dieta di Augusta del 1576 sostenne il diritto di suo figlio Rodolfo alla successione e al titolo di re dei Romani (Vienna 1527 - Ratisbona 1576).