Scrittore latino. Avvocato, fu autore di un'opera enciclopedica in nove libri,
De nuptiis Mercurii et Philologiae, una favola allegorica nella quale si
fondono parti in prosa e in versi, caratterizzata da stile artificioso e
contorto, arricchito da parole strane e neologismi. Nelle parti in versi
M. mostra la sua abilità usando metri classici diversi. La
Filologia, personificata in una fanciulla, ottiene da Apollo il consenso per
sposare Mercurio, divenendo immortale, pervenendo al sapere del divino
logos dal sapere terreno delle sette arti liberali, qui personificate
nelle sette ancelle di Apollo, descritte accuratamente in sette libri
(Grammatica, Dialettica, Retorica, Geometria, Aritmetica, Astronomia, Musica).
Opera di ispirazione neoplatonica, ebbe grandissimo seguito nel Medioevo e fu
usata come manuale scolastico (Cartagine inizio V sec.).