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Martin, Pierre.

Ingegnere e inventore francese. Ancora giovanissimo assunse la direzione di uno degli stabilimenti paterni e si dedicò ai problemi inerenti all'affinazione dell'acciaio. Nel 1861 iniziò una serie di ricerche per ottenere acciaio fuso da rottami di ferro e ghisa, utilizzando un forno Siemens. Nel 1862 applicò al forno a suola il principio del recupero dei gas caldi e nel 1865 brevettò il procedimento M.-Siemens per la produzione dell'acciaio (Bourges 1824 - Fourchambault 1915). ║ Processo M. o M.-Siemens: metodo di affinazione della ghisa per ottenere acciaio. Si compie in forni detti M., costruiti generalmente per capacità da 6 a 100 t e formati da un laboratorio a pianta rettangolare con una suola concava in pendenza verso il foro di colata. Nella parte anteriore vi sono le porte di carica dei materiali solidi, mentre nella posteriore vi è il foro di colata. Dalle pareti laterali sboccano canali di adduzione dell'aria e del gas. I forni M. possono essere acidi o basici a seconda che la suola del forno sia costituita da mattoni di silice, sui quali è stesa una pigiata quarzosa, o da mattoni di magnesite, sui quali è stesa una pigiata dolomitica. Il gas usato come combustibile può essere gas di gasogeno o gas d'alto forno miscelato. Il processo M. acido è meno adoperato del basico perché richiede una carica assai povera in fosforo e zolfo. Nel processo basico la carica è costituita da ghisa, rottame ossidato e calcare. Si versano nel forno prima il calcare, poi il rottame, quindi la ghisa: il carbonio, che subito incomincia a bruciare sotto forma di ossido, fa bollire il bagno al quale si aggiungono successivamente dei disossidanti, allo scopo di eliminare l'ossido di ferro. Successivamente l'acciaio, così ottenuto, viene colato in lingottiere.