Scrittore italiano. Trasferitosi da Napoli a Milano nel 1925, collaborò a
vari giornali, fra cui "Bertoldo", "Guerin Meschino" e il "Corriere della Sera",
svolgendo inoltre attività di sceneggiatore e soggettista
cinematografico. Fu autore di alcuni volumi di racconti ambientati a Napoli, in
cui la città partenopea è ritratta con toni grotteschi;
l'intonazione malinconico-caricaturale si traduce in una sorta di umorismo
barocco. Acuto osservatore della sua gente, ha offerto una visione nuova del
popolo napoletano, connotandone in modo vivace e umoristico i diversi caratteri.
Tra le sue opere ricordiamo:
Tutte a me (1932),
Mezzo miliardo
(1940),
L'oro di Napoli (1947),
San Gennaro non dice mai no
(1948),
Gli alunni del sole (1952),
Veronica e gli ospiti (1959),
Gli alunni del tempo (1960),
Il teatrino del Pallonetto,
pubblicato postumo (1964). Scrisse anche opere di critica cinematografica
(
Questo buffo cinema, 1956;
Facce dispari, 1963) (Napoli
1902-1963).