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Maronita.

Nome con cui si indicano i membri della comunità cattolica abitanti in Libano ma dipendenti dal patriarcato turco di Antiochia. Il rito m. coincide con quello di Antiochia, comune ai monofisiti e modificato nel corso dei secoli per l'influenza delle controversie religiose: l'eucarestia è distribuita sotto una sola specie e il celibato non è d'obbligo per il clero inferiore. Il patriarca dei m. raduna sotto la sua giurisdizione le città di Baalbek, Beirut, Sidone, Tiro, Aleppo, Damasco, Gebeil, Batrūn, Sarba. I m. parlano l'arabo; la loro antica lingua siriaca (aramaica) è rimasta nella liturgia ed è pronunciata nella forma meno genuina, detta occidentale o m. • Encicl. - I m. traggono il loro nome da san Marone, anacoreta vissuto all'inizio del V sec., sulla cui tomba, presso l'Oronte, era sorto un monastero, divenuto centro di vita religiosa. Spesso perseguitati dagli eretici (in particolare dai giacobiti), intorno alla fine del VII sec. furono costretti ad emigrare, dapprima verso il Libano poi verso la Mesopotamia e Cipro. Nel 685 si eressero in patriarcato autonomo, dal momento che la sede patriarcale di Antiochia era rimasta a lungo vacante; il primo patriarca fu San Giovanni Marone. Anche dopo che i melchiti rivendicarono la sede di Antiochia, i m. mantennero in vita l'istituzione del patriarcato e nell'VIII sec. ottennero il riconoscimento di comunità separata dal califfo Marwān II. La comunità già residente in Libano aumentò numericamente tra il IX e l'XI sec., anche in seguito all'occupazione araba delle pianure siriane che costrinse altri m. ad emigrare. Con l'arrivo dei crociati (XI sec.) ci fu una ripresa delle relazioni con Roma e una conseguente latinizzazione dei riti, ma con l'arrivo dei Mamelucchi e durante tutta la loro dominazione (1291-1516) i rapporti con la Chiesa di Roma furono pressoché assenti. Tuttavia, anche sotto i Turchi la comunità m. godette sempre della propria autonomia civile e religiosa. Nel 1584 fu fondato a Roma un collegio m. ad opera di Gregorio XIII. Nel 1736 si tenne un sinodo m. presso Beirut, che fu approvato nel 1742 in forma speciale da Benedetto XIV. Nel 1860 parecchi m. morirono nelle stragi di cristiani compiute dai Drusi, ma l'anno successivo in Libano fu creato un Governo cristiano autonomo, dipendente direttamente dal sultano, grazie all'intervento delle potenze europee. Durante la prima guerra mondiale i m. furono oggetto di nuove persecuzioni da parte dei Turchi.