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Maroncelli, Piero.

Patriota italiano. Compiuti gli studi di musica al collegio di San Sebastiano di Napoli, si trasferì a Bologna per frequentare l'università. Tornò quindi a Forlì dove la composizione di alcuni scritti in versi, giudicati sovversivi, fu causa del suo primo arresto (1817). Nel 1819 si trasferì a Milano ed entrò a far parte della Carboneria; frequentò l'ambiente de "Il Conciliatore" e conobbe Silvio Pellico che egli persuase ad iscriversi alla Carboneria. Arrestato dalla polizia austriaca nel 1820, durante gli interrogatori si lasciò sfuggire rivelazioni che coinvolsero Pellico e altri carbonari causandone l'arresto. Condannato a morte nel 1822, ebbe la pena commutata in 20 anni di carcere duro allo Spielberg, dove subì l'amputazione di una gamba. Liberato nel 1830, emigrò a Parigi (1831) e scrisse un'appendice a Le mie prigioni di Pellico, con il titolo di Addizioni (1833). Nel 1833 si trasferì a New York dove si dedicò all'insegnamento dell'italiano e della musica. In seguito fu colpito dalla cecità e dalla pazzia (Forlì 1795 - New York 1846).