Scultore italiano. Formatosi a Parigi alla scuola di G. Bosio e A.J. Gros, dal
1822 al 1830 soggiornò in Italia; qui ebbe modo di arricchire il proprio
stile, di impostazione classicista ma memore della lezione romantica, di nuove
suggestioni, derivategli in particolare dall'arte di Bartolini. Gli anni
italiani furono caratterizzati da un'intensa attività, la cui espressione
migliore resta la statua equestre di
Emanuele Filiberto (1838),
considerata il suo capolavoro. Tornato in patria, si avvicinò al nuovo
gusto verista, che si andava rapidamente affermando. Fra le opere della
maturità di
M. ricordiamo la statua di
La Tour d'Auvergne
(1840) a Carbaix e il monumento equestre al
Duca d'Orléans (1844)
a Versailles. Trasferitosi a Londra nel 1848, partecipò regolarmente alle
esposizioni della Royal Academy ed eseguì, fra gli altri, i monumenti al
Duca di Wellington a Glasgow e a
Riccardo Cuor di Leone (1854) a
Londra. Numerose opere di
M. sono conservate a Torino (Galleria d'Arte
moderna e Accademia Albertina) (Torino 1805 - Passy 1867).