Scrittore e diplomatico belga. Nacque da una famiglia di origine savoiarda
trasferitasi nei Paesi Bassi al seguito di Margherita d'Austria, di cui il nonno
era segretario e tesoriere. Iniziati gli studi di teologia a Lovanio, Parigi e
Dôle, li proseguì poi in Italia a Pavia, e forse a Bologna,
avvicinandosi alla Riforma. Soggiornò a lungo a Ginevra, dove ebbe
contatti diretti con Calvino e Beza e si radicò in lui il proposito di
dedicarsi alla diffusione del Calvinismo. Legatosi a Guglielmo d'Orange fin dal
1571, condusse un'intensa attività politica: nel 1577 fece parte del
Consiglio di Stato e dal 1583 fu borgomastro di Anversa. In veste di sindaco
della città e di rappresentante della nobiltà dei Paesi Bassi,
condusse contro Alessandro Farnese la difesa di Anversa che, dopo un assedio di
parecchi mesi, fu costretta a capitolare il 17 agosto 1585.
M. fu per
questo accusato di tradimento; entrò allora al servizio di Enrico IV di
Francia e poi di Maurizio di Nassau, ma si dedicò soprattutto allo studio
della letteratura. Compose varie opere delle quali la più importante
è
L'alveare della Santa Romana Chiesa (1569), una vivace critica
del Cattolicesimo di cui, con ironia pungente, vengono demolite le istituzioni e
derisi i personaggi. Pubblicò una traduzione olandese dei
Salmi e
intraprese la traduzione della Bibbia, opera che rimase incompiuta. Quando prese
piede il movimento iconoclasta, scrisse in favore dei saccheggiatori di chiese
e, dopo l'inizio della repressione, passò in Germania per reclutare
truppe armate. È indicato da molti autori come il probabile autore
dell'inno dei Gueux,
Wilhelmus van Nassouwe, diventato l'inno nazionale
olandese (Bruxelles 1540 - Leida 1598).