Uomo politico italiano. Magistrato, fu senatore di Bologna dal 1775; all'arrivo
dei Francesi, nel 1796, fece parte della commissione per la formazione della
Federazione cispadana delle quattro province e poi dell'esecutivo della
Repubblica Cisalpina. Rappresentante della Repubblica a Parigi, riparò in
Francia dopo la vittoria degli Austro-Russi guidati da Sovarov, ritornando in
Italia solo dopo la vittoria dei Francesi a Marengo. Ministro degli Esteri per
il Regno d'Italia, fu nominato conte da Bonaparte. Dopo la caduta di Napoleone
passò al servizio dell'Austria; l'imperatrice Maria Luisa gli
affidò l'amministrazione dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla con il
titolo di governatore, ma non poté attendere per molto a questo compito,
essendo inviato l'anno seguente come ministro plenipotenziario alla corte di
Modena. Uomo colto, scrisse numerose opere di carattere storico:
Storia della
consulta di Lione,
Considerazioni sui rapporti della Francia con le altre
potenze europee,
Commentarii su Plutarco e inoltre sonetti e canzoni
(Bologna 1754 - Modena 1816).