Fenomeno geofisico consistente nell'insorgere e nel propagarsi di onde elastiche
di compressione nelle acque marine. Le onde, che si allargano con un movimento
concentrico, interessano una superficie molto vasta e si muovono con una
velocità che può raggiungere negli oceani anche 800 km/h. Il
m. può essere causato da terremoti, il cui epicentro è sul
fondo marino o sulla costa, da movimenti tettonici del fondo marino, da fenomeni
di vulcanismo sottomarino, da fenomeni di rifrazione nell'acqua di onde sismiche
di origine continentale. In mare la maggior parte dei
m. non sono
chiaramente avvertiti dai naviganti; ben diverso è invece l'effetto dei
m. che riescono a investire con sufficiente intensità la costa. In
prossimità della zona costiera, infatti, a causa della minore
profondità dell'acqua si creano onde di grande altezza e violenza che,
abbattendosi sulla terraferma, possono penetrare anche notevolmente
nell'interno, arrecando spesso danni di eccezionale gravità.