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Maremma.

Zona costiera pianeggiante, caratterizzata da paludi o stagni che la rendono malsana; nella parte più vicina al mare presenta piccole dune (tomboli) e modesti sollevamenti collinari. Vi cresce una vegetazione spontanea sempreverde; lungo il litorale non sono rare le pinete. La sua formazione è dovuta al concorso di diversi fattori, quali l'asportazione di parte del terreno provocata dalle acque superficiali discendenti dalle alture dell'entroterra e la mancanza di correnti marine che trasportino al largo il materiale detritico minuto che si accumula alle foci dei corsi d'acqua, allontanando progressivamente la linea della spiaggia. In conseguenza di quest'ultimo fenomeno, in particolare, si verifica un rallentamento del corso dei fiumi presso la foce, il loro impaludamento, la formazione di ampi stagni d'acqua dolce e di lagune salate, orlate da cordoni litoranei che lentamente vanno colmandosi. L'invasione delle acque ristagnanti, provocando la rapida decomposizione degli avanzi organici, produce un limo nero, mefitico, causa di esalazioni nocive e dello stabilirsi di condizioni che favoriscono la malaria. Si tratta di un fenomeno un tempo diffuso anche in Italia, soprattutto sulle coste tirreniche, oggi praticamente scomparso grazie a grandi opere di bonifica. ║ In particolare il termine viene usato comunemente per indicare la M. toscana.