Prelato francese. Alto funzionario, ricoprì varie cariche pubbliche, tra
cui quella di ispettore generale e di consigliere di Stato. Nel 1641
pubblicò il
De concordia sacerdotii et imperii, a sostegno delle
tesi gallicane. L'opera fu condannata dalla Chiesa cattolica e messa all'indice
nel 1642, mentre egli abbracciava il sacerdozio. Poco dopo fu creato vescovo di
Conserans, ma poté essere consacrato solo nel 1648, dono avere in parte
sconfessate le idee gallicane esposte nel
De concordia. Nel 1652 fu
nominato arcivescovo di Tolosa ed ebbe una notevole influenza sulla controversia
che oppose la Chiesa gallicana e lo Stato francese alla corrente giansenista.
Nel 1654, insieme a Mazzarino, decise di far firmare a tutti gli ecclesiastici
il cosiddetto "formulario" che conteneva delle proposizioni contro la dottrina
giansenista. Nel 1622 fu nominato vescovo di Parigi, ma morì prima di
prendere possesso della sede (Gan, Bassi Pirenei 1594 - Parigi 1662).