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Maratta, Carlo.

Pittore italiano. Fu allievo del romano Andrea Sacchi, distinto seguace dei Carracci, e venne avviato verso una pittura di pretto stile accademico che doveva poi con gli anni tendere verso il barocco. Può essere considerato uno dei maggiori esponenti dell'eclettismo che nella Roma pontificia della seconda metà del XVII sec. ebbe una parte preponderante nel mondo artistico. M. trasse evidente ispirazione da Raffaello e Guido Reni, che considerava suoi esclusivi maestri. Non fu molto sensibile all'attrattiva del colore; i suoi dipinti rifuggono in generale dalle tinte vivaci e presentano invece toni ammorbiditi. Fu un ottimo ritrattista ma anche buon pittore di soggetti storici e mitologici e valente nell'affresco. Fra le sue opere di più largo successo sono da ricordare gli affreschi per la decorazione dei soffitti della villa Falconieri a Frascati e del palazzo dei principi Altieri in Roma. Dei molti dipinti di soggetto religioso, eseguiti in buona parte per le chiese di Roma, citiamo la Natività (1650) in San Giuseppe dei Falegnami, la serie di affreschi (1653-57) in Sant'Isidoro Agricola, San Filippo Benuzzi nel palazzo Altieri, la Madonna in Gloria (1672) in Santa Maria sopra Minerva, la Madonna e San Stanislao in Sant'Andrea al Quirinale. La Santa Francesca Romana è conservata nella pinacoteca di Ascoli, l'Autoritratto nei Musei di Bruxelles, la Sacra famiglia nei Musei Capitolini di Roma (Camerano, Ancona 1625 - Roma 1713).