Capitano di ventura calabrese. Fu comandante delle truppe imperiali che
conquistarono Asti (1526), partecipò al sacco di Roma (1527) e
all'assedio di Volterra (1530), difesa dal commissario fiorentino Ferrucci.
Sconfitto in questa occasione, affrontò nuovamente Ferrucci sul campo di
Gavinana e pare che in questa occasione egli abbia finito l'avversario
già gravemente ferito con un colpo di pugnale; la tradizione vuole che in
questa occasione Ferrucci abbia pronunciato la storica frase: "Tu uccidi un uomo
morto". Dopo la caduta di Firenze fu inviato da Carlo V in Ungheria, dove cadde
in combattimento (XVI sec.). ║ Fig. - Per antonomasia, uomo vile, che
infierisce sui vinti.