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Mann, Klaus.

Scrittore tedesco. Figlio di Thomas, a diciott'anni diventò critico teatrale in un giornale di Berlino, e nel 1925 pubblicò il suo primo volume di novelle: Davanti alla vita. Tra il 1927 e il 1928 si spostò da Parigi a New York, Los Angeles e Hollywood, avvicinando celebrità e divi. Tornato in Europa pubblicò il romanzo Alessandro (1929). L'avvento del Nazismo disperse la famiglia Mann. Klaus nel 1933 fondò in Amsterdam la rivista "Die Sammlung", aperta specialmente ai giovani e ai fuorusciti. Passò da Mosca a Praga e a Vienna; nel 1936 migrò a New York. Durante questi anni di esilio scrisse: La fuga nel Nord, La sinfonia patetica e Mefistofele. Pubblicò quindi il romanzo Il Vulcano (1939) e l'autobiografia The turning Point. Quando gli Stati Uniti d'America entrarono in guerra, Klaus, divenuto ormai cittadino americano, si arruolò e combatté in Italia. Rifece in tedesco, ampliandola, la sua autobiografia, intitolandola La svolta, Rassegna di una vita. Morì suicida (Monaco 1906 - Cannes 1949).