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Manfredi, Nino.

Attore teatrale, cinematografico e di rivista italiano. Dopo la laurea in Legge, ottenuta per compiacere i propri genitori, decise di dedicarsi alla recitazione. Diplomatosi all'Accademia d'arte drammatica di Roma, debuttò nel 1947 al Festival della Gioventù di Praga in L'uomo e il fucile, di Sergio Sollima e La fiera delle maschere, tratto da canovacci della Commedia dell'Arte. Lavorò al Piccolo di Milano, dove interpretò prevalentemente opere di Shakespeare e Pirandello, e nel 1951 iniziò la carriera di doppiatore e di attore radiofonico in brevi scenette di popolari rubriche. Nel 1953 esordì nella rivista e si affermò come attore di immediata comunicatività. Passò quindi al grande schermo, prestando il suo volto a personaggi comici e drammatici, regalando loro sempre coloriture e caratteri particolari. Ricordiamo: Lo scapolo (1955), di Antonio Pietrangeli; Gli innamorati (1955), di Mauro Bolognini; Tempo di villeggiatura (1956), di Antonio Raccioppi; Camping (1957), di Franco Zeffirelli; Carmela è una bambola (1958) e L'impiegato (1960), di Gianni Puccini. Nel 1959 tornò alla rivista accanto a Delia Scala e Paolo Panelli in Un trapezio per Lisistrata, di Garinei e Giovannini. Nel 1960, con gli stessi attori, presentò la rubrica televisiva Canzonissima. Tra le sue altre interpretazioni cinematografiche ricordiamo: Questa volta parliamo di uomini (1965), di Lina Wertmüller; Adulterio all'italiana (1966), di Pasquale Festa Campanile; Vedo nudo (1969), di Dino Risi; Per grazia ricevuta (1971, anche regia); Girolimoni, il mostro di Roma (1972), di Damiano Damiani; Pane e cioccolata (1974), di Franco Brusati; C'eravamo tanto amati (1974) e Brutti, sporchi e cattivi (1976), di Ettore Scola; In nome del papa re (1977), di Luigi Magni; Cafè Express (1980), di Nanny Loy; Nudo di donna (1981, anche regia); Spaghetti House (1982), di Giulio Paradisi; Secondo Ponzio Pilato (1989) e In nome del popolo sovrano (1990), di Luigi Magni; Colpo di luna (1995), di Alberto Simone; La carbonara (2000), di Luigi Magni. Nel 1993 pubblicò la sua autobiografia, Nudo d'attore, e nel 1998 tornò a calcare la scena in Rugantino. Per la televisione interpretò, oltre a Le avventure di Pinocchio (1972), diretto da Luigi Comencini, alcune serie di telefilm. Ricordiamo: Linda e il brigadiere (1997-1999), di Gianfranco Lazotti e Alberto Simone; Dio ci ha creato gratis (1998), di Angelo Antonucci; Un difetto di famiglia (2002), di Alberto Simone; La notte di Pasquino (2003), di Luigi Magni; Un posto tranquillo (2003), di Luca Manfredi (Castro dei Volsci, Frosinone 1921 - Roma 2004).