Monaco e umanista ortodosso. Studiò in Italia, dove ebbe contatti con
Aldo Manuzio e con Savonarola. Nel 1515 si recò a Mosca, acquistandovi
grande prestigio, grazie all'attività di predicatore, polemista,
traduttore e revisore delle versioni slavo-russe della Bibbia. Sospettato di
eresia e avversato per la sua intransigenza morale, trascorse gli ultimi 30 anni
della sua vita al confino in vari monasteri (Arta, Grecia 1480 circa - 1556).