Stato formatosi dopo la conquista delle isole di Maiorca, Minorca e Ibiza da
parte di Giacomo I (1233-1235). Questi territori fecero parte integrante del
Regno aragonese fino alla morte del re Giacomo I che affidò al figlio
primogenito Pietro (Pietro III 1276-1285) l'Aragona, la Catalogna e la Valencia,
e al secondogenito Giacomo le Baleari, i territori del Rossiglione e della
Cerdana e la città di Montpellier. I due fratelli si contesero i
territori continentali, che vennero ben presto occupati da Pietro il quale
costrinse il fratello, autonominatosi re di Maiorca, a prestargli omaggio come
feudatario. La guerra fra Angioini e Aragonesi e la scomunica inflitta dal papa
francese Martino IV a Pietro III, permisero a Giacomo di Maiorca di rioccupare i
propri possedimenti continentali ed, in accordo col secondogenito del re di
Francia, Carlo di Valois, egli favorì le manovre delle truppe francesi in
Aragona. Ma Pietro III riuscì a sconfiggere le armate di Carlo di Valois
e inviò quindi una spedizione contro Maiorca comandata dal suo
primogenito Alfonso. Le Baleari persero così la loro indipendenza pur
continuando il re aragonese ad attribuire la carica di re di Maiorca al suoi
congiunti. La situazione del
R. di M. rimase dunque stabile fino al 1360
quando l'impegno di Pietro IV a fianco di Venezia nella guerra contro Genova
impose al re d'Aragona un più diretto controllo sui territori del
R.
di M. allo scopo di poter garantire la propria presenza sull'intero Mar di
Sardegna. L'ultimo re di Maiorca, Giacomo III cognato di Pietro IV, venne infine
detronizzato e i suoi territori passarono al Regno aragonese. Così
annesse, le Isole Baleari costituiranno con la Sardegna, la Sicilia, Malta e
Gozo gli anelli dell'espansione aragonese nel Mediterraneo che più tardi
si allargherà con la conquista del Regno di Napoli.