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Maillol, Aristide.

Scultore e pittore francese. Iniziò come pittore partecipando al Salon des Indépendants. Frequentò dal 1882 al 1886 l'Ecole des Beaux Arts di Parigi, ma più che i corsi ebbero influenza su di lui l'ammirazione per Gauguin e Cézanne. Nel 1893 si legò ai gruppo dei Nabis, condividendone il proposito di rigenerare l'arte dalle formulazioni intellettualistiche dell'ultimo impressionismo. Nello stesso anno fondò nella città natale un laboratorio per la produzione di arazzi, impiegando solo lane purissime e preparando da sé i colori; ben presto però dovette abbandonare tale attività, poiché le esalazioni dalle tinture delle lane lo avevano reso quasi cieco. Nel 1894 conobbe Gauguin e sul suo esempio si dedicò alla ceramica e alla scultura, decidendo di dedicarsi completamente a quest'ultima. Le prime opere furono intagliate nel legno; quindi passò alla terracotta, alla pietra e al bronzo. Osservando l'arco evolutivo della sua opera va sottolineata la stupefacente rapidità con la quale raggiunse la massima padronanza dei propri mezzi espressivi, passando dalle linee sinuose riecheggianti i modi dell'art nouveau, al volumi massicci della maturità di ispirazione classica. Il punto di passaggio tra la prima e la seconda maniera è da riferirsi a La Méditerranée, maestoso nudo femminile che fissò quelli che saranno i caratteri distintivi dell'opera di M.: l'interesse prevalente per il nudo femminile, rappresentato sinteticamente e senza nessuna indulgenza verso il particolare ritrattistico, e il problema dei volumi massicci e dell'impianto architettonico, risolti in figure di sobria, vigorosa classicità. Sembra anzi evidente una corrispondenza fra le scelte espressive di M. e l'arte greco-romana. Le opere di M. sono per lo più conservate nel Museo Nazionale di Arte moderna. Citiamo: La Leda, La notte, Il desiderio, Il corridore ciclista, La Pomona, il Busto di Renoir, il Monumento a Cézanne (eretto alle Tuileries nel 1925), il Monumento a Debussy (a St. Germain en Laye), La donna con la colomba e numerose altre. Inoltre ricordiamo le illustrazioni per le Egloghe di Virgilio, per L'ars amatoria di Ovidio e per le Canzoni per lei di Verlaine (Banyuls-sur-Mer, Pirenei Orientali 1861 - Perpignan 1944).