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Magris, Claudio.

Scrittore, germanista e critico letterario italiano. Laureatosi nel 1962 all'università di Torino, presso la quale fu per anni docente di Lingua e Letteratura tedesca, insegnò anche a Friburgo, Torino e Trieste. Nel 1963 pubblicò Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna, primo saggio di una serie di pubblicazioni sulla letteratura austriaca con le quali risvegliò l'interesse nei confronti della cultura mitteleuropea. Tra i principali saggi di M. ricordiamo inoltre: Lontano da dove (1971), L'altra ragione (1979), Itaca e oltre (1982), L'anello di Clarisse (1984), Utopia e disincanto (1999), L'infinito viaggiare (2005), La storia non è finita (2006). Dal 1983 si cimentò anche nella narrativa, scrivendo Illazioni su una sciabola, cui seguirono Danubio (1985), Premio Bagutta 1986 e finalista del Premio Strega 1987; Stadelmann (1988); Un altro mare (1991); Il Conde (1993); Microcosmi (1997), Premio Strega 1998; La mostra (2001), sulla vita dell'artista triestino V. Timmel; Alla cieca (2005); Lei dunque capirà (2006) (n. Trieste 1939).