Uomo politico italiano. È entrato in politica come militante della
gioventù democristiana e come collaboratore dell'organo del movimento
"Per l'Adozione". Passato al Partito Comunista nel 1955, nel 1958 è
diventato dirigente della federazione di Bergamo e nel 1960 vicesegretario
regionale. Nel 1966, dopo la sconfitta degli ingraiani nell'XI Congresso del
partito,
M. è stato allontanato dall'apparato centrale. Nel 1969
ha fondato il quotidiano "Il Manifesto" di cui ha assunto la direzione insieme a
Rossana Rossanda; nello stesso anno è stato radiato dal partito insieme a
tutti coloro che collaboravano al giornale e da tale scissione è nato nel
1964 il PdUP, Partito di Unità Proletaria per il Comunismo. Nel 1976
è stato nominato segretario del nuovo partito ed è stato eletto
deputato per tre successive legislature. Nel novembre 1984 il PdUP è
riconfluito nel PCI e
M. è stato chiamato a far parte del comitato
centrale e della direzione, incarichi nei quali è stato confermato al
Congresso del 1986. Con la trasformazione del PCI in Partito Democratico della
Sinistra (PDS), nel 1991
M. si è avvicinato alla scissione di
Rifondazione Comunista, nelle cui fila è stato eletto nell'aprile 1992,
per poi passare nel 1995 ai Comunisti unitari. È direttore de "La Rivista
del Manifesto". (n. Ferrara 1932).