Architetto, poeta e drammaturgo piemontese. Membro della nobile famiglia dei
conti di Varengo, studiò presso il Collegio dei Gesuiti di Parma dove
cominciò ad amare le scienze e, in modo particolare, l'umanistica.
All'architettura si dedicò per hobby, dopo aver studiato molte opere
tecniche su questa arte; in realtà, fu un autodidatta non avendo mai
seguito studi regolari sull'argomento. Ammiratore di Palladio ne esaminò
le opere più significative e si recò nel Veneto per studiare
meglio l'espressione della sua arte. Pur sentendo un forte richiamo verso una
rinnovazione dell'architettura, nei suoi edifici non si scostò mai da un
classicismo grandioso sposato quasi sempre a motivi barocchi, attenendosi
più alla cultura che a una vera e propria ispirazione. Già nel
1736 aveva realizzato la chiesa parrocchiale di Casorzo e aveva anche progettato
il Palazzo dei conti Coppa di Casale Monferrato. In questa città dopo il
1745 costruì varie opere; tra queste citiamo il Palazzo Pallio di Rinco,
la facciata del Palazzo Leardi, di cui progettò anche l'imponente atrio,
il Palazzo Sacchi-Nemours, la ricostruzione del Palazzo Callori-Gonzaga,
l'Oratorio dell'Addolorata, la chiesa di Santa Croce (ricostruita), quella di
San Domenico per la quale progettò il nuovo presbiterio e il coro. Gli
furono affidate numerose realizzazioni anche in altre città: la
parrocchiale di Balzola (1752), quella di Penango, dalla splendida facciata, la
chiesa della Madonna delle Grazie a Moncalvo e la chiesa parrocchiale di
Varengo, una delle ultime sue opere. Dopo il 1760
M. compose alcune
tragedie:
Corrado (1766),
Rossana (1775) e
Sofonisba (1782)
(Casale Monferrato, Alessandria 1707 - Moncalvo, Asti 1789).