Economista e uomo politico italiano. Segretario alle Finanze con Bastogi e
Sella, senatore dal 1871, fu più volte ministro delle Finanze e del
Tesoro, tra il 1877 e il 1889. Soppresse l'imposta sul macinato (1880),
abrogò il corso forzoso (1881), perequò l'imposta fondiaria. Alle
prese con un forte deficit, la sua gestione finanziaria sollevò aspre
critiche per il tentativo di nascondere il disavanzo alterando i bilanci (fu
perciò soprannominato "ministro della finanza allegra"). Tra le sue
opere:
La questione monetaria; Finanza e libertà politica; Le imposte
locali e i Comuni (Laurino 1824 - Roma 1891).