Poeta italiano. Diede al teatro numerosi drammi sacri e profani per musica, di
non grande valore (
Ippolita regina delle Amazzoni, Bianca di Castiglia) e
commedie, scritte parte in italiano e parte in dialetto, nelle quali appare la
prima volta il tipo milanese (
Meneghino) che rappresenta il servo, ora
sciocco, ora accorto, devoto al padrone, servizievole e simpatico. Queste
commedie (tra cui
Il falso filosofo, I consigli di Meneghino e
Il
Barone di Birbanza) colgono con nitida precisione aspetti di vita popolana e
hanno una tale naturalezza di caratteri da far sentire non lontana la riforma
goldoniana (Milano 1630-1699).