Erudito e drammaturgo italiano, fu uno dei maggiori rappresentanti della grande
erudizione settecentesca. Nel 1710 fondò con A. Zeno e A. Vallisnieri il
"Giornale dei letterati". Voltosi al teatro, incoraggiò il rinnovamento
del repertorio di L. Riccoboni spingendolo alla rappresentazione di tragedie
italiane quali la
Sofonisba di Trissino, il
Torrismondo di Tasso,
ecc., ed egli stesso si diede a comporre una tragedia di modello classico, la
Merope (1713) che fu ammiratissima in Italia e all'estero. Nel 1723
M. pubblicò una raccolta dal titolo
Teatro italiano ossia
scelta di dodici tragedie per uso della scena, premessa una storia del teatro e
difesa di esso. Iniziò in seguito la pubblicazione delle
"Osservazioni letterarie" che dovevano continuare il "Giornale dei letterati"
(Verona 1675-1755).