Pittore e miniaturista italiano. Considerato tra i maggiori rappresentanti
dell'arte del Minio della prima metà del Trecento. Discepolo di Simone
Martini, si formò in ambiente senese, dove le pitture librarie si erano
sviluppate meglio che altrove, essendo il linguaggio stesso della pittura
caratterizzato da preziosismi decorativi, e dove si usava dipingere le tavolette
di gabella e di biccherna (che fungevano come copertina rispettivamente per gli
atti e i registri dell'Esattoria e della Finanza). La sua fama è
soprattutto legata al
Codice Stefaneschi (conservato in Vaticano).
Accompagnò sicuramente il maestro Simone Martini ad Avignone, ospite del
Petrarca, come testimonia una sua precisa miniatura riproducente un affresco,
appunto di Martini, in Notre-Dame-de-Doms, andato poi perduto (1270 circa - 1340
circa).