Generale tedesco. Discendente da un'antica famiglia di militari germanici, ebbe
nel 1943 il comando della 14ª armata tedesca che era di stanza in Italia.
Fu quindi il responsabile delle truppe germaniche nella resistenza che esse
offrirono contro lo sbarco alleato sulla costa di Anzio. Dopo l'armistizio
dell'8 settembre, divenne il responsabile della zona di Roma e fu in questa
carica che, dopo l'attentato di via Rasella contro una colonna di soldati
tedeschi compiuto da un gruppo di partigiani, fissò nella proporzione di
dieci a uno l'entità della rappresaglia da eseguirsi contro civili e che
portò alla strage delle Fosse Ardeatine. Testimonianze successive rendono
quasi certa l'ipotesi che tale ordine gli fosse stato impartito direttamente da
Hitler. Fu in seguito sostituito per aver manifestato dissensi con la conduzione
imposta dal Kesselring alla resistenza tedesca in Italia contro l'avanzare delle
truppe anglo-americane. Dopo la fine della guerra fu processato come criminale
di guerra per i fatti di Roma da un tribunale militare inglese. Fu in seguito
graziato e rimesso in libertà (Bromberg, Polonia 1889 - Altmhlendorf,
Schleswig-Holstein 1969).