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Mackensen, August von.

Generale tedesco. Appartenente a una cospicua famiglia dell'aristocrazia agraria, si orientò verso la carriera militare, raggiungendo presto i massimi gradi. Ottenuto il comando del 17° Corpo d'Armata allo scoppio della prima guerra mondiale, si distinse a Tonnenberg e a Lodz, assumendo poi il comando della 9ª Armata, impegnata sul fronte orientale. Diresse la grande offensiva austro-tedesca di Gorlice (maggio 1915) per cacciare le truppe russe dalla Galizia orientale e dalla Bucovina. Promosso maresciallo, all'inizio dell'ottobre successivo, insieme col generale Seeckt, M. spinse le armate austro-tedesche al di là del Danubio, ponendo fine, con un movimento a tenaglia, alla resistenza serba. Fu quindi la volta della Romania, entrata in guerra nell'agosto del 1916. Dopo i primi successi romeni, mentre il grosso dell'esercito austro-tedesco, comandato dal generale Falkenhayn, impegnava a fondo i Romeni in Transilvania, M. invase la Dobrugia al comando di un esercito bulgaro e prese Trukan e Silistra (6-9 settembre 1916), minacciando alle spalle le truppe nemiche e paralizzandone l'avanzata. Il 21 ottobre entrò a Costanza, l'unico porto romeno sul Mar Nero, catturando ingenti quantità di materiale. A metà novembre, mentre Falkenhayn si apriva un varco tra i passi montani ed entrava in Romania, egli ritirava le sue truppe dalla Dobrugia e attraversava il Danubio all'altezza di Svistov. Entrambe le armate convergevano poi su Bucarest e il 6 dicembre la città capitolava. Rimasto nei Balcani sino alla fine della guerra, si arrese agli Alleati dopo lo sfondamento del fronte tedesco-bulgaro in Macedonia. Liberato nel 1919, si ritirò a vita privata (Haus Leipnitz, Wittenberg 1849 - Celle, Hannover 1945).