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Macchia, Giovanni.

Critico letterario italiano. Laureato in Lettere con una tesi su Baudelaire, nel 1935 fu a Parigi dove incontrò Paulhan e Jouve. Nel 1938 divenne assistente alla Normale di Pisa, nel 1949 docente di Letteratura e Lingua francese all'università di Roma e tre anni dopo fondò e diresse l'istituto di storia del teatro. Critico e scrittore, fu uno dei maggiori “francesisti” italiani, in particolare studiò Baudelaire e Proust ai quali dedicò numerosi saggi: Baudelaire critico, 1939; Baudelaire e la poetica della malinconia, 1946; La critica letteraria di Baudelaire, 1950; La critica d'arte di Baudelaire, 1951; Baudelaire, 1975; L'angelo della notte, 1979; Proust e dintorni, 1989. Da ricordare anche Il paradiso della ragione, 1960; Pirandello o la stanza della tortura, 1981; Saggi italiani, 1983; Le rovine di Parigi, 1985; Dal Medioevo al Settecento, 1987; Tra Don Giovanni e Don Rodrigo. Scenari secenteschi, 1989; Elogio della luce, 1990, Il naufragio della speranza, 1994. Nel 1990 venne insignito della Legion d'onore e nel 2000 ricevette il “Gran Prix de la Francophonie” dell'Accademia di Francia (Trani, Bari 1912 - Roma 2001).