Tragedia in cinque atti di William Shakespeare, scritta nel 1605-06 e pubblicata
per la prima volta nell'
in folio nel 1623. A Macbeth e a Banco, generali
del re di Scozia, viene predetto che il primo sarà presto fatto nobile,
l'altro genererà dei re. Macbeth infatti è nominato
thane
(conte) di Cawdor; ma eccitato dalla bramosia di potere e incitato dalla
ambiziosa moglie Lady Macbeth uccide il re di Scozia prima, e Banco poi, nella
speranza di veder realizzare più di quanto predetto dalla profezia.
L'ombra di Banco perseguita Macbeth, mentre la follia insidia Lady Macbeth, che
non riesce a veder scomparire le macchie di sangue dalle proprie mani, e infine
muore. Macbeth si macchia di nuovi delitti, ma va incontro alla vendetta degli
uomini e del cielo, ed è ucciso. Lo spirito romantico più puro si
fonde in questa tragedia con lo splendore del teatro classico: nessuna delle
unità classiche vi è rispettata; pure lo spettatore, trascinato
dal ritmo ossessivo degli avvenimenti, non avverte lo scorrer del tempo e il
trasferirsi di luogo in luogo; la tragica fatalità dei delitti di Macbeth
vince la loro irrazionalità.