Lichene
1   INTRODUZIONE
Licheni
I licheni sono il risultato della simbiosi tra due organismi completamente diversi, quali sono le alghe e i funghi. Capaci di sopravvivere in condizioni ambientali proibitive per piante e animali, i licheni sono considerati organismi pionieri, che si insediano in habitat inospitali creando le condizioni per la colonizzazione da parte di specie viventi più evolute.
G.I. Bernard/Oxford Scientific Films

Lichene Associazione simbiotica di un fungo e di un'alga: il fungo fornisce all'alga una protezione dalla disidratazione e l’acqua e i sali minerali assorbiti dal substrato, mentre l'alga, attraverso la fotosintesi, produce gli zuccheri che il fungo utilizza come nutrimento. I licheni sono organismi particolarmente resistenti, che spesso colonizzano ambienti inospitali per qualunque altra specie animale o vegetale. La loro resistenza pare dovuta alla capacità di disidratarsi e di interrompere l’attività fotosintetica in presenza di condizioni ambientali sfavorevoli. Sono frequenti alle alte quote e alle alte latitudini, nella tundra artica e perfino sui ghiacci polari, ma non mancano anche in habitat desertici. Alcune specie incrostano le rocce e, indebolendole e sgretolandole, contribuiscono a creare il suolo adatto ad avviare una successione ecologica.

2   CARATTERISTICHE
Struttura microscopica di un lichene
Nella maggior parte dei licheni crostosi e frondosi, il tallo è suddiviso in tre strati: uno strato inferiore, a contatto con il substrato, costituito dalla sola componente fungina e detto strato midollare; uno strato intermedio comprendente sia la componente fungina che quella algale, detto strato gonidico, dal nome di gonidi delle cellule; e uno strato esterno di ife fungine molto fitte, detto strato corticale.

Il corpo del lichene, o tallo, può avere caratteristiche diverse, a seconda delle sue componenti fungine e algali: può essere crostoso, frondoso (simile a una foglia) o fruticoso (ramificato). I licheni crostosi e frondosi (ad esempio, Parmelia perforata) sono generalmente formati da tre strati: uno strato superiore di ife fungine fittamente intrecciate (strato corticale), uno strato intermedio di cellule algali mescolate ai filamenti del fungo (strato gonidico, dal nome delle cellule algali, dette gonidi) e uno strato inferiore di ife fungine che penetrano nel substrato al quale aderisce l'organismo (strato midollare). I licheni fruticosi, come la barba di bosco (Usnea barbata), sono formati invece da una zona centrale di filamenti fungini più lassi, una zona intermedia di cellule algali e una zona esterna di ife compresse. Il colore dei licheni, che può essere bianco, nero, o di diverse sfumature di grigio, giallo, arancione e bruno, è dovuto alla presenza di pigmenti specifici. Anche le dimensioni del tallo possono essere molto diverse: variano infatti da meno di 1 mm di ampiezza a più di 3 m.

3   RIPRODUZIONE

Il metodo più comune di riproduzione è di tipo vegetativo e consiste nella formazione di una piccola gemma o soredio, composta di un ciuffo di ife che circondano una o più cellule algali. Il soredio si stacca dal tallo, si disperde nell’ambiente e in condizioni favorevoli si sviluppa direttamente in un nuovo lichene. Alcuni licheni sono stati prodotti artificialmente in laboratorio, unendo un'alga e un fungo precedentemente sviluppati in colture separate; di norma, l'istaurarsi della simbiosi è favorita dalla presenza di condizioni ambientali non ottimali (ad esempio una sensibile diminuzione dell'umidità).

4   SPECIE RAPPRESENTATIVE E UTILITÀ DEI LICHENI

La maggior parte dei licheni è diffusa nelle regioni alpine e artiche; in queste ultime, alcune specie costituiscono un'importante fonte di nutrimento per i caribù e le renne, prima fra tutte Cladonia rangiferina. Il lichene d'Islanda (Cetraria islandica), di tipo fruticoso e anch’esso originario delle regioni alpine e artiche, è stato usato come alimento anche dall'uomo. Lecanora esculenta è una specie desertica che, non attaccandosi saldamente al substrato, può essere trasportata dal vento; secondo alcuni autori, sarebbe la manna descritta nella Bibbia. Di taluni licheni si sfruttano i pigmenti per la produzione di coloranti: da Roccella tinctoria si estrae l'archile, usato come colorante alimentare e per il tornasole, uno dei più usati indicatori di acidità e basicità delle soluzioni chimiche. I licheni sono sensibili all'inquinamento dell'aria e in particolare ai fumi di scarico delle automobili, soprattutto nei primi stadi di vita. Per questa loro sensibilità ai metalli pesanti, che assorbono dall’aria senza potersene poi liberare, i licheni rappresentano un utile indicatore delle concentrazioni di sostanze tossiche in atmosfera.

Classificazione scientifica: Nei moderni sistemi di classificazione i licheni sono considerati un phylum e classificati in base alla componente fungina (detta micobionte); questa, nella maggior parte dei casi è un ascomicete, ma in alcuni licheni tropicali è un basidiomicete. A seconda del tipo di micobionte si distinguono quindi le classi degli ascolicheni e dei basidiolicheni. La componente algale (detta ficobionte) è in genere un'alga verde unicellulare come Trebouxia o Coccomyxa o, più raramente, un cianobatterio come Nostoc o Scytonema.

Licheni
I licheni sono il risultato della simbiosi tra due organismi completamente diversi, quali sono le alghe e i funghi. Capaci di sopravvivere in condizioni ambientali proibitive per piante e animali, i licheni sono considerati organismi pionieri, che si insediano in habitat inospitali creando le condizioni per la colonizzazione da parte di specie viventi più evolute.