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Luzio, Alessandro.

Storico italiano. Esordì come giornalista prendendo parte alle lotte politiche e schierandosi contro i radicali e i socialisti. Iniziò la sua attività di studioso con alcuni lavori sul rinascimento italiano. Dal 1882 al 1893 fu direttore della "Gazzetta di Mantova". In seguito a un processo che gli venne intentato da Felice Cavallotti dovette riparare esule a Vienna e abbandonò definitivamente la politica per dedicarsi a studi sul Risorgimento. Fu il primo a usare il metodo dello studio delle fonti comparate austriache e italiane che usò durante il periodo che dovette trascorrere nella capitale dell'Impero austro-ungarico. Dopo la morte di Cavallotti gli fu concesso di ritornare in Italia. Fu successivamente nominato sovrintendente all'Archivio di Stato di Mantova (1899) e quindi, tra il 1918 e il 1934, ricoperse il medesimo incarico a Torino. Nel 1929 fu nominato accademico d'Italia. Fu, fino al 1939, vicepresidente dell'accademia. Fece inoltre parte della commissione che stampò l'edizione nazionale del Carteggio di Camillo Benso Conte di Cavour. Tra le sue opere: Fabrizio Maramaldo (1883); Francesi e Giacobini a Mantova dal 1797 al 1799 (1890); Le cinque giornate di Milano (1899); Radetzky (1901); Il processo Pellico-Maroncelli (1903); I martiri di Belfiore (1905); Profili biografici e profili storici (1906); Studi e bozzetti di storia letteraria e politica (1910); Felice Orsini (1914); I processi politici di Milano e Mantova (1919); Carlo Alberto e Giuseppe Mazzini (1923); Garibaldi, Cavour e Verdi (1924); La Massoneria e il Risorgimento italiano (1925); Verdi (1940) (San Severino Marche 1857 - Mantova 1946).