Poeta e saggista italiano. Conseguita la laurea in Lingua francese,
insegnò per qualche anno nella scuola superiore, fino ad assumere nel 1955
la cattedra di Letteratura francese presso la facoltà di Scienze Politiche di Firenze.
Fu collaboratore di molte riviste letterarie, quali "Frontespizio", "Campo di Marte",
"Letteratura" e "Paragone". I suoi esordi letterari risalgono agli anni prima della guerra,
quando cominciò a frequentare giovani poeti della scuola ermetica (Bigongiari, Parronchi,
Bo) e pubblicò la raccolta di versi
La barca (1935). Fino agli anni Sessanta
L.
si collegò strettamente al movimento poetico ermetico; di questo periodo sono le raccolte
Avvento notturno (1940), manifesto non proclamato dell'Ermetismo,
Un brindisi
(1946),
Quaderno gotico (1947). Si assistette a un cambiamento definitivo nella
poetica di
L. con la raccolta
Onore del vero (1957), in cui si percepisce
una grande apertura nel linguaggio, vicino al parlato, dai motivi più comuni e concreti.
Il profondo cambiamento di posizioni e di stile venne espresso più profondamente nella
raccolta
Magma (1963), in cui si privilegia un respiro più narrativo, concentrandosi
nell'analisi dell'interiorità umana. Questa tendenza proseguì nelle successive raccolte
Dal fondo delle campagne (1965),
Su fondamenti invisibili (1971),
Al
fuoco della controversia (1978),
Discorso naturale (1984),
Per il battesimo
dei nostri frammenti (1985),
Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini
(1994),
Sotto specie umana (1999),
Poesie ritrovate (2002),
Dottrina
dell'estremo principiante (2004). Oltre alla complessa produzione poetica,
L.
svolse anche un'intensa attività saggistica:
L'inferno e il limbo (1949),
Studio
su Mallarmé (1959),
L'idea simbolista (1959),
Tutto in questione (1965),
Poesia e romanzo (1974),
Vicissitudine e forma (1974),
Discorso naturale
(1974),
Naturalezza del poeta (1995),
La porta del cielo. Conversazioni sul
cristianesimo (1997),
Vero e verso (2002).
L. scrisse anche testi teatrali
drammatici, tra cui
Ipazia (1972),
Rosales (1983),
Hystrio (1987),
metafora contro il malcostume politico,
Teatro (1993),
Felicità turbate
(1995),
Ceneri e ardori (1997). Nel 2004 venne nominato senatore a vita (Firenze
1914-2005).