Rivoluzionaria tedesca. Nel 1887 si trasferisce a Varsavia, dove, compiuti gli
studi liceali, s'iscrive al Partito socialista rivoluzionario Proletariat, a
quei tempi illegale. Ma nel 1889, in seguito a repressioni di polizia, è
costretta a fuggire da Varsavia e ad emigrare a Zurigo dove studia Scienze
naturali ed Economia politica. Nel 1897 si sposa con Gustav Lübeck per
ottenere la cittadinanza tedesca ed entra nel Partito socialdemocratico tedesco,
militando nell'ala marxista antirevisionista: collabora alla "Sächsische
Arbeiterzeitung" di Dresda, alla "Leipziger Volkszeitung" e alla rivista teorica
diretta da Karl Kautsky "Die Neue Zeit" (organo ufficiale del partito). Da
queste colonne critica le posizioni politiche revisioniste di Bernstein: gli
scritti relativi saranno poi raccolti in volume dal titolo
Sozialreform oder
Revolution (Riforma sociale o rivoluzione?), pubblicato nel 1899. Qualche
mese dopo lo scoppio dell'insurrezione russa del 1905 la
L. entra
clandestinamente in Polonia dove si dedica all'agitazione rivoluzionaria.
Arrestata insieme a Leo Jogiches, quindi liberata dietro versamento di cauzione,
dopo un breve periodo trascorso in Finlandia ritorna in Germania dove insegna
economia politica alla scuola di partito. È di questo periodo l'inizio
della stesura del saggio
Einführung in die Nationalökonomie
(Introduzione all'economia politica), pubblicato poi nel 1925. Nel 1912 pubblica
Die Akkumulation des Kapitals (L'accumulazione del capitale), opera
violentemente attaccata sia dai kautskyani che dal leninisti. Nel 1914, quando
il partito socialdemocratico tedesco vota i crediti di guerra (4 agosto) e la
seconda internazionale si scioglie, fonda con Karl Liebknecht la "Lega
Spartachista", che, in antagonismo con i socialdemocratici, si batte contro il
militarismo e la guerra. Nel 1915 viene pubblicato il primo e unico numero della
rivista della Lega:
Die Internationale. Nel 1916 scrive
Die Krise der
Sozialdemokratie (La crisi della socialdemocrazia). Intanto, fra il 1915 e
il 1918, è incarcerata quasi ininterrottamente. Uscita di prigione fonda
nel 1918 con Liebknecht la corrente
Die Rote Fahne che, anche a guerra
finita, si oppone al programma politico dei socialdemocratici. Nel dicembre del
1918 nasce il KPD (Partito comunista tedesco). Nella prima settimana del gennaio
1919 scoppiano i moti popolari di Berlino: la
L. è contraria alla
sollevazione ma resta a combattere al fianco degli operai insorti. La ribellione
è repressa in modo cruento dalle truppe del governo Noske (SPD). La
L. e Karl Liebknecht vengono arrestati il 15 gennaio e poi uccisi
"durante un tentativo di fuga". Il corpo della
L. sarà rinvenuto
qualche mese dopo in un canale, il Landwheknal. I suoi uccisori saranno
processati e assolti (Zamosc, Rutenia 1870 - Berlino 1919).