(dal nome dell'inglese
Ned Lud). Movimento di protesta operaia scoppiato
in Inghilterra alla fine del XVIII sec. e agli inizi del XIX come reazione
spontanea e violenta alla crisi economica e sociale originata dalla
meccanizzazione dell'industria. Il
l. si espresse in forma di rivolta
immediata e distruttiva nei confronti delle macchine (Ned Ludd nel 1779 avrebbe
infranto un telaio meccanico), ritenute responsabili delle condizioni di
disoccupazione e di miseria, e si propagò malgrado le
Combination
Acts (1799-1800) che vietavano le associazioni operaie. La lotta fu
organizzata verso una molteplicità di obiettivi che comprendevano i
problemi dei disastrosi livelli salariali, delle inumane condizioni di lavoro,
degli orari estenuanti e della precaria occupazione. In sostanza si
trattò di una lotta condotta ingenuamente contro le macchine
anziché contro il padronato. Esplose in considerevoli proporzioni nel
1811 a Nottingham, propagandosi nello Yorkshire, Derbyshire, Leicestershire e
Lancashire. Nel West Riding e nello Yorkshire il movimento toccò punte
anche cruente negli anni 1811-1813, specie nel settore dei lavoratori tessili, e
fu attivo fino al 1825 in tutta l'Inghilterra. La repressione delle
autorità fu particolarmente cruenta contro gli aderenti al movimento,
gradatamente assorbito dal cartismo. Movimenti analoghi, privi
dell'intensità e dell'ampiezza di quello inglese, sorsero in Francia
(1830-1831) e in altri Stati e regioni europee (Belgio, Svizzera, Renania,
Slesia).