(dal greco
lógos: ragione, rapporto e
arithmós:
numero). Vocabolo coniato dallo scozzese John Napier (o Neper, 1550-1617) che
pubblicò la prima tavola di
l. nel 1614. Quasi contemporaneamente
un altro studioso, lo svizzero Jobst Bürgi (1552-1632), ne pubblicò
una a Praga (1620). A queste edizioni seguirono una nuova pubblicazione di
Nepier contenente delle annotazioni di Briggs, una ad opera di Kepler (1624) e
nel 1628 la prima tavola di
l. decimali redatta da Briggs e Wlacq. Si
definisce
l. di un numero reale positivo
x rispetto alla base
a (reale, positiva e diversa da 1), l'esponente
y che bisogna
attribuire alla base
a per ottenere il numero
x; il
l. di
x nella base
a si indica con log
a x. In questo
senso, il calcolo del
l. è l'operazione inversa dell'elevamento a
potenza (in altro senso l'operazione inversa dell'elevamento a potenza è
l'estrazione di radice). L'uso del
l. è vantaggioso nel calcolo
numerico di prodotti, quozienti, potenze e radici, appoggiandosi ai noti teoremi
sui
l. che, in formule, si esprimono nel seguente modo: per
n
intero relativo e
x, x', x" reali positivi si ha:
log
a (
x' x") = log
a x' +
log
a x";
log
a (
x':x") =
log
a x' - log
a x";
log
a
xn =
n log
a x;
log
a
ⁿ√
x = 1/
n log
a xNelle
questioni teoriche è utile prendere come base
a il numero
e
= 2,718 ... e si hanno allora i
l. naturali, o iperbolici, o neperiani;
il log
e x si indica con log
x ovvero
ln x; nelle
questioni pratiche, per facilitare i calcoli, si pone
a = 10 (
l.
decimali, o di Briggs); il log
10x si indica con Log
x,
viene chiamata
caratteristica di un
l. decimale la parte intera
del
l.,
mantissa la parte decimale del
l., che è
data dalla differenza (sempre positiva) tra il
l. e la caratteristica;
per esempio: Log 20 = 1,30103, caratteristica 1, mantissa 30103; Log 0,2 = -
0,69897 = - 1 + 0,30103 o, come si usa scrivere:

,30103,
caratteristica - 1, mantissa 30103. Nei due esempi è illustrata anche la
proprietà generale per cui, spostando la virgola decimale del numero, non
si altera la mantissa del
l. decimale, ma solo la caratteristica. Per i
calcoli con i
l. si usano le tavole logaritmiche che, compilate
usualmente nella base 10, riportano le mantisse, con un certo numero di cifre
decimali, dei numeri naturali compresi tra 1 e 10.000; le usuali tavole, che
riportano le mantisse con cinque cifre, prendono in esame i numeri con quattro
cifre; il calcolo della caratteristica è immediato (il numero delle cifre
intere, diminuito di un'unità, se x ≥ 1, il numero degli zeri
precedenti le cifre significative, ivi compreso quello prima della virgola,
preso negativamente, se x < 1; per esempio, Log 732,41 = 2, ...; Log 0,0014 =

, ...). L'uso delle tavole richiede taluni accorgimenti
particolari (per esempio l'interpolazione), e talune regole che di solito
accompagnano le tavole stesse. Noto il
l. di un numero in una base
a, si calcola facilmente il
l. dello stesso numero in un'altra
base
b mediante la formula log
b x = log
a
x/log
a b; per esempio: log
a x =
(1/
M) Log
x, con 1/
M = 2,30258509. In moltissimi casi si
costruiscono tavole di
l. non dei numeri naturali, ma di altre
successioni di numeri in modo da facilitare un particolare calcolo. Si hanno
così per esempio le tavole logaritmico-trigonometriche, che riportano i
l. delle funzioni circolari (seno, coseno, tangente, cotangente) degli
angoli espressi generalmente in gradi e primi. Nelle tavole più usuali si
perviene, per interpolazione, ai secondi. ║
L. di addizione e
sottrazione:
l. di certe espressioni, i quali permettono il calcolo
rapido del
l. della somma e della differenza di due numeri, calcolo che
non si potrebbe eseguire disponendo solo delle ordinarie tavole logaritmiche,
utili solo per calcolare prodotti e quozienti (o potenze e radici). Il calcolo
dei
l. di addizione e sottrazione è basato sulle formule seguenti:
se
a e
b sono numeri positivi (e si supponga
a >
b) e se si pone
x =
b/a, valgono le formule:
a +
b =
a (1+
b/a) =
a (1+
x);
a -
b
=
a (1-
b/a) =
a: [1/(1-
x)], dalle quali si deduce:
log (
a+
b) = log
a + log (1+
x);
log
(
a-b) = log
a - log [1/(1-
x)].
Con tali formule
è immediato il calcolo di log (
a+
b) quando siano note le
quantità log (1+
x) e log [1/(1-
x)]; le tavole dei
l.
di addizione e sottrazione forniscono appunto tali valori in funzione del valore
y = log
x. ║
L. nel campo complesso: dato il numero
complesso
z (diverso da zero), si definisce il
l. naturale di
z mediante la formula seguente: log
z = log |z| +
i (arg.
z + 2
kπ), nella quale |z| è il
modulo e arg.
z l'
argomento del numero complesso
z;
k è un
intero arbitrario. È quindi evidente che il
l. del dato numero
z assume infiniti valori. In altre parole, la funzione
w = log
z è, nel campo complesso, una funzione infinitivoca.