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Loess.

(o löss). (voce tedesca). Deposito clastico omogeneo non cementato e non stratificato, di colore da giallastro a marrone chiaro a grigiastro, formato da quarzo, feldspato, minerali argillosi e un 10-20% di calcare, in granuli molto fini, di dimensioni per lo più comprese fra 0,1 e 0,01 mm. Generalmente molto poroso e ricco di materie vegetali è caratterizzato spesso dalla presenza di minuscole cavità tubolari ramificate, testimonianti gli spazi originariamente occupati dagli steli erbacei attorno ai quali le particelle si sono accumulate. Il l. si è formato per asporto della frazione fine da vaste aree ricoperte da materiali detritici, come le regioni situate ai margini dei grandi ghiacciai quaternari interessate da depositi morenici e fluvioglaciali o le immense spiagge formatesi per regressione marina durante i periodi glaciali o i deserti, da parte del vento che le ha successivamente depositate nelle regioni limitrofe. Le coltri di l. subiscono nella parte superiore una progressiva decalcificazione con formazione di lehm rossastro, mentre in profondità si ha un arricchimento di carbonato di calcio cui si deve la presenza di concrezioni calcaree dette bambole del l. La scarsissima plasticità e l'elevata tenerezza delle coltri di l. spiegano la curiosa morfologia che si manifesta nelle regioni ricoperte da potenti depositi di l. con alte pareti verticali, intagli profondi, pozzi circolari, pinnacoli, passaggi sotterranei. Tipico è il l. della Cina che ricopre con spessori fino a 600 m vaste aree del bacino dello Hwang Ho. In Italia il l. risulta genericamente collegato alle glaciazioni quaternarie e si incontra nella fascia pedealpina a copertura dei depositi fluvioglaciali.