Filologo tedesco. È noto particolarmente per la sua opera
Aglaofamo o
Delle cause della teologia mistica dei Greci (1829). Interesse e scalpore
suscitò la critica all'opera del filologo di Heidelberg, F. Creutze,
intitolata
Simbolica e mitologia dei popoli antichi. Curò
l'edizione dell'
Aiace di Sofocle e delle commedie dell'ateniese Frinico
(Naumburg and der Saale, Sassonia 1781 - Königsberg 1856).