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Livello.

(dal latino volgare libellus, der. di libella: bilancia). Distanza di un punto o di un oggetto da una superficie di riferimento. ║ Punto determinato di un sistema, di una gerarchia o di un procedimento. ║ Fig. - L. intellettuale, sociale, dei salari: condizione, grado o valore, sia qualitativo che quantitativo, riferito al un determinato ambito. • Econ. - L. di vita: tenore medio di vita di un individuo, di una famiglia o di una nazione. Esso viene determinato prendendo in considerazione il reddito pro capite e vari altri fattori comparativi, sia di carattere materiale (alimentazione, salute, mortalità, abitazione, ecc.), sia di carattere culturale (grado di istruzione, diffusione della stampa e altro). ║ L. dei prezzi: media, semplice o ponderata, dei prezzi di una certa categoria di beni, in un certo mercato e in un determinato momento. Con il costo della vita, tale l. rappresenta il valore del denaro calcolato in base al suo potere d'acquisto. L'aumento dei prezzi non può tuttavia essere considerato sempre e unicamente come un sintomo di inflazione, potendo essere determinato da altri fattori. • Elettr. - Termine usato frequentemente nella tecnica delle telecomunicazioni per indicare il valore assunto da alcune grandezze fisiche (intensità di corrente, tensione, potenza) lungo una linea telefonica. Per convenzione si chiama l. zero (P0) quello di una potenza pari a 1 milliwatt. Il l. N (che si misura in decibel) di una potenza di P milliwatt è definito dalla relazione N = 10 log10 P/P0, cioè è dieci volte il logaritmo decimale del rapporto tra la potenza P e la potenza corrispondente al l. zero. ║ L. del bianco: nella tecnica televisiva, ampiezza delle oscillazioni a radiofrequenza del segnale video, in corrispondenza di un elemento d'immagine della massima brillanza. ║ L. del nero: ampiezza delle oscillazioni a radiofrequenza del segnale video, in corrispondenza di un elemento d'immagine totalmente nero. • Fis. - L. energetico: ciascuno dei valori discreti che assume l'energia in un sistema quantico e che dipende dalla struttura interna del sistema. Nell'ambito della meccanica quantistica, i microsistemi (atomo, nucleo atomico, ecc.) non possono trovarsi in arbitrarie condizioni energetiche stazionarie. Un elettrone dell'involucro elettronico del nucleo atomico può appartenere, di volta in volta, soltanto ad uno dei l. discreti energetici connessi all'involucro elettronico, senza possibilità di stati intermedi ai l. medesimi. Se gli elettroni si trovano sul l. energetico più basso, l'atomo è nello stato fondamentale; in tutti gli altri casi possibili, l'atomo è eccitato. Per interazione energetica, l'atomo può essere portato da un l. basso ad uno più alto con assorbimento di quanti di energia; viceversa, ritornando a l. più bassi, la differenza di energia tra i l. energetici corrispondenti è emessa sotto forma di quanti di luce (fotoni). La serie dei l. energetici possiede un l. superiore, il limite della ionizzazione. Fornendo all'atomo energia, che raggiunga o superi questo limite, viene separato uno o più elettroni dall'atomo. L'elettrone così separato può possedere un'energia cinetica dipendente dall'interazione di separazione e che inoltre non è più quantizzata. In questo senso, si può affermare che un continuo di condizioni energetiche possibili confina superiormente con la serie dei l. energetici. Il concetto fondamentale di l. energetico, introdotto da Bohr e ampliato da Sommerfeld, ha avuto una conferma sperimentale diretta in una serie di esperienze ideate da Franck e Hertz. Il dispositivo sperimentale da essi usato consiste essenzialmente in un tubo di vetro contenente, allo stato di gas o vapore molto rarefatto, la sostanza di cui si intende mettere in evidenza i l. energetici. I l. energetici dei vari atomi, che si vengono a determinare con il procedimento di Franck e Hertz, risultano essere come ordine di grandezza di qualche eV; raramente superando la ventina di eV. ║ L. sonoro: in acustica, sistema di valutazione dell'entità della sensazione sonora provocata da un fenomeno acustico. Si abbia un suono puro della frequenza di 103 Hz, avente l'intensità sonora J; il suo l. sonoro, misurato in phon, è definito dalla relazione: Ls = 10 log10 (J/J0), dove J0 è l'intensità di soglia del suono puro a 103 Hz, fissata, per convenzione internazionale, uguale a 10-16 watt/cm². Dalla relazione suddetta risulta che il l. sonoro è funzione logaritmica dell'intensità sonora; pertanto un raddoppiamento dell'intensità corrisponde ad un aumento di 3 phon. • Geom. - Distanza di un punto o di un piano orizzontale rispetto a un altro piano orizzontale ad esso parallelo, preso come riferimento. ║ Curva di l.: luogo dei punti aventi la stessa distanza rispetto a un riferimento. ║ Superficie di l.: luogo dei punti in cui una determinata grandezza assume lo stesso valore. • Geofis. - L. freatico: superficie superiore dell'acqua di una falda acquifera libera. ║ L. marino: l. che assumerebbe la superficie del mare in un punto dato se non intervenissero fenomeni perturbatori quali onde, maree e correnti marine. È la superficie convenzionale alla quale si attribuisce la quota zero e rispetto alla quale si determinano le altitudini geografiche. L'altezza del l. dei mari e le sue variazioni dovute ai moti caratteristici delle acque marine si determina mediante speciali strumenti detti mareografi. ║ L. piezometrico: l. naturale che un'acqua sotterranea raggiungerebbe qualora fosse liberata da uno strato impermeabile superiore che non permette alla sua superficie di disporsi secondo la legge dei vasi comunicanti. La perforazione dello strato permeabile provoca un pozzo artesiano: l'acqua sale fino al l. piezometrico. ║ L. di base dell'erosione: il punto altimetrico al di sotto del quale l'erosione fluviale non può più manifestarsi. • Tecn. - L. di volo: in aeronautica, la superficie isobarica riferita alla pressione atmosferica al l. del mare in condizioni ideali. Si determina mediante la lettura su un altimetro barometrico e nelle annotazioni appare come un numero a tre cifre, le quali esprimono le centinaia di piedi d'altitudine, precedute dalla sigla FL (flight level). ║ Indicatori di l. dei liquidi: dispositivi di controllo del l. dei liquidi, in recipienti e caldaie. Nelle caldaie a vapore prendono il nome d'indicatori di l. dell'acqua. Per la maggior parte, gli indicatori di l. si basano sul principio dei vasi comunicanti e sono collegati con l'interno del recipiente o direttamente o mediante due condutture chiudibili. Queste condutture, in previsione di una ostruzione, devono offrire la possibilità di essere ripulite meccanicamente o con soffiatura. Il l. teorico del liquido si trova entro l'intervallo di visibilità dell'indicatore ed è contraddistinto da un segno visibile. Fino a pressioni di 15 kg/cm², si usano indicatori con tubo di vetro intercambiabile. Per pressioni fino a 80 kg/cm², si usano lastre piane di vetro o placche di mica con superficie di osservazione suddivisa. L'altezza precisa del l. dell'acqua si può, spesso, accertare soltanto con difficoltà. Negli indicatori di l. ad azione indiretta, vi è un tubo ad U, riempito nella parte inferiore con liquido solubile; uno dei rami è collegato con il corpo della caldaia, in un punto al di sotto del pelo dell'acqua; l'altro ramo è collegato con un punto al di sopra del pelo dell'acqua. La differenza di altezza del liquido, nei due rami del tubo ad U, serve come misura del l. dell'acqua nel serbatoio. Nelle costruzioni automobilistiche, l'indicatore di l. serve per indicare al conducente la quantità di benzina, o di galleggiante contenuto nel serbatoio. Può essere a funzionamento meccanico o a funzionamento elettrico. Si usa il primo tipo quando lo strumento, applicato sul cruscotto del veicolo, può essere collegato meccanicamente ad un sistema di leve comprendente il galleggiante contenuto nel serbatoio. Poiché nella maggioranza dei casi il serbatoio è sistemato a distanza dal cruscotto, il tipo più frequentemente usato è il secondo. Il suo funzionamento è basato sulla variazione di resistenza elettrica, inserita in un circuito alimentato dalla batteria, provocata dalla variazione del l. del combustibile nel serbatoio. • Geod. - Strumento usato in topografia che consente di individuare una linea orizzontale rispetto alla quale si misurano le distanze, in verticale, del terreno. Si distinguono l. a visuale fissa e l. a visuale mobile. Nei l. a visuale fissa il piano orizzontale di traguardo è fisso e possono distinguersi a loro volta in l. a visuale diretta e l. a cannocchiale. Quelli a visuale diretta sono l. muniti di collimatore a vista e consentono scarsa precisione. I più noti l. di questa categoria sono i seguenti: (a) l. di Abney, costituito da una livella accoppiata ad un tubo recante ad una estremità un tappo con un forellino che funziona da oculare ed al centro uno specchietto a 45° che occupa solo metà tubo: in tal modo è possibile la collimazione del punto da traguardare e la contemporanea visione della livella; (b) l. ad acqua, costituito da un braccio cavo portante alle estremità due recipienti trasparenti in comunicazione tra di loro attraverso il braccio. Riempiendo lo strumento di acqua, la superficie libera visibile attraverso i recipienti determina l'orizzonte; (c) l. di Goullier. È costituito da un collimatore e da un pendolo: quando il pendolo è verticale, la linea di mira è l'orizzonte. I l. a cannocchiale hanno tutti un basamento con mozzo centrale e tre razze munite di viti calanti, una traversa orizzontale alla quale è fissato un perno conico girevole nel perno cavo del basamento, un cannocchiale fisso alla traversa o semplicemente appoggiato su una forcella applicata alle estremità della traversa, una livella sulla traversa o sul cannocchiale. Il cannocchiale può essere fisso o mobile. Nei l. a visuale mobile il piano orizzontale di traguardo può ricevere un dato spostamento sopra o sotto il piano di collimazione orizzontale normale. • Psicol. - Nel linguaggio psicologico ricorrono frequentemente espressioni quali: l. di adattamento, l. affettivo, l. di attivazione, l. mentale o intellettivo, ecc. Ogni nozione di l. indica il grado raggiunto dall'individuo in esame, sulla base di una scala di valori precostituita, in cui viene tracciata una zona neutra indicante la "normalità" del comportamento umano, compresa tra due poli opposti di valori. La nozione di l. intellettuale (o mentale) fu introdotta da A. Binet e Th. Simon per definire il grado di sviluppo intellettuale di un individuo sulla base di particolari test. Dalle numerose ricerche effettuate, risulta che a un elevato grado di intelligenza si associa generalmente, soprattutto nei bambini, un buon equilibrio emotivo e un grado di salute fisica anch'esso superiore alla media. Tuttavia, sussistono eccezioni e non mancano casi in cui un alto l. intellettuale non corrisponda ad un buon equilibrio emotivo, anzi sia possibile riscontrarvi gravi deficienze e arresti nello sviluppo psico-affettivo. ║ Nel linguaggio psicoanalitico viene indicato come l. genitale l'ultima fase dello sviluppo libidico, dopo aver superato le fasi orale, anale, fallica.