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Linguadoca.

Regione (27.448 kmq; 2.264.600 ab.) storica e geografica della Francia meridionale, confinante a Nord con l'Alvernia, a Sud con il Roussillon, a Ovest con la Guienna e a Est con la Provenza. Amministrativamente si divide nei dipartimenti di Aude, Gard, Hérault, Lozère, Pyrénées-Orientales e appartiene alla regione economico-amministrativa di Languedoc-Roussillon. I suoi confini storici si estendono a Nord e Nord-Ovest ai dipartimenti di Ardèche, Haute-Loire, Aveyron, Tarn e Haute-Garonne. Capoluogo: Montpellier. Principali centri: Carcassonne, Nîmes, Mende e Perpignan. Ha una morfologia piuttosto varia. La fascia mediterranea presenta pianure alluvionali; la costa è bassa e rettilinea ma verso l'interno il territorio è dapprima collinoso per poi trasformarsi in una regione montuosa. È attraversata da numerosi fiumi (Aude, Orb, Hérault) affluenti del Rodano e della Garonna, e da canali. Il clima è mite. Nel 1970 è nato il parco nazionale delle Cévennes che si estende su un'area di 84.800 ettari. L'economia è sostanzialmente agricola e basata soprattutto sulla viticoltura; nelle aree montuose è praticata la pastorizia. Il settore industriale è poco sviluppato, le attività dominanti sono l'industria tessile, metallurgica e meccanica. ║ Canale della L. o Canal du Midi: canale della Francia sud-occidentale. Costruito da Paul Riquet venne inaugurato nel 1681 sotto il Regno di Luigi XIV. Unisce l'Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo, dalla Garonna all'Etang de Thau, sul Golfo di Lione. Lunghezza 241 km, larghezza media 20 m; percorribile da natanti a rimorchio, fino a 300 t di portata, è soprattutto utilizzato per il trasporto degli idrocarburi da Frontignan a Tolosa. • St. - Occupata dai Celti nel III sec. a.C. diventò colonia romana nel 118 a.C. col nome di Narbona. Giulio Cesare allargò i domini romani in questa zona che fu detta Septimia, perché territorio di competenza della VII Legione. Conquistata dai Visigoti nel V sec., modificò il proprio nome in Gothia; ma nel 507 Clodoveo, sconfitto Alarico II nella battaglia di Vouillé, la annesse al Regno franco, con l'esclusione di Narbona che rimase legata al Regno visigoto in Spagna. Fu poi occupata dagli Arabi (719), a loro volta allontanati da Pipino il Breve nel 759. Frazionatasi in numerose signorie in seguito alla disgregazione dell'impero carolingio fu spesso soggetta alle scorrerie di saraceni e normanni. La regione si ricostituì intorno alla contea di Tolosa e durante il Medioevo conobbe un intenso sviluppo economico e culturale: in lingua d'oc (V. OC), da cui la regione prese in seguito nome, è scritta buona parte della migliore letteratura del tempo e la poesia trobadorica. L'apertura intellettuale della L. favorì, al suo interno, la diffusione dei movimenti ereticali quale il catarismo (V. CATARI), che si concluse con la crociata contro gli albigesi tra il 1208 e il 1215. Nel 1271 venne incorporata nel Regno di Francia e, in seguito a un processo di omologazione religiosa e culturale, soprattutto ad opera dei domenicani, l'importanza della lingua d'oc diventò sempre più marginale in favore della lingua d'oil, parlata nelle regioni settentrionali, da cui è derivato il francese moderno. Una discreta autonomia venne concessa alla regione con l'istituzione, nel 1443, di un proprio parlamento con sede a Tolosa. Tuttavia il successo ottenuto nella regione dal Calvinismo (secc. XVI e XVII) suscitò una violenta repressione da parte del potere regio. Nel 1789 la L. fu privata della propria autonomia e divisa in otto dipartimenti; come reazione a tali provvedimenti rimase estranea alla rivoluzione. • Arte - Gli scavi compiuti a Ensérune testimoniano la presenza delle civiltà ellenica, italica e iberica. Numerose e importanti sono le testimonianze della conquista romana; eccezionale è il complesso architettonico di Nîmes, che comprende alcuni dei monumenti meglio conservati: l'anfiteatro, la Maison Carré, il ponte di Gard. Alla prima fase del romanico appartengono la chiesa di Saint Gilles e quella di San Guglielmo del Deserto. Durante il XII sec. Tolosa fu il maggiore centro d'arte della L., è da ricordare la basilica di Saint-Sernin, che divenne il modello delle chiese della regione. In stile gotico è, invece, la cattedrale di Albi, caratterizzata da un'ampia navata e da cappelle laterali.