Scrittore italiano. Cultore del frammento, e stilista di sicuro gusto, fonde
nella pagina l'esperienza vociana della prosa d'arte e gli insegnamenti della
Scapigliatura specialmente del Dossi. In lui i fermenti romantici sono arrestati
e fissati in uno stato d'animo eminentemente letterario, anche se un soffio di
calda e cordiale umanità avviva la forma e in definitiva lo stile. Tra le
sue opere:
Duccio da Bontà (1913),
Doni della terra (1915),
Nuvole e paesi (1919) (Como 1878 - Rebbio di Como 1949).