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Liechtenstein.

Stato (160 kmq; 34.294 ab.) dell'Europa centrale. È situato tra la Svizzera, a Ovest, e l'Austria, a Est; a Ovest il Reno segna l'intero confine con la Svizzera. Capitale: Vaduz. Città principali: Balzers, Eschen, Nendeln, Planken, Schaan e Triesen. Ordinamento: Monarchia costituzionale ereditaria in linea maschile. Il potere legislativo è esercitato dal principe e dalla Dieta; quello esecutivo dal principe attraverso il capo del governo e i ministri. Le rappresentanze (diplomatica e consolare) del Paese all'estero sono affidate alla Svizzera. Moneta: franco svizzero. Lingua: tedesca. Religione: cattolica. Popolazione: è formata da cittadini del L. (64%); esistono minoranze di Svizzeri, Austriaci e Tedeschi.

GEOGRAFIA

Il territorio del L. si estende sul versante nord-occidentale della catena del Reticone, che divide lo Stato del Vorarlberg austriaco dal cantone svizzero dei Grigioni; il fiume Reno segna a Ovest il confine con il cantone di San Gallo. La cima più elevata è il Grauspitze (2.599 m), situata nella parte orientale del Paese. A Nord, in corrispondenza dell'alto corso del Reno, si apre una pianura creata dai depositi accumulati dal fiume prima di immettersi nel Lago di Costanza. Tutti i corsi d'acqua presenti sul territorio sono tributari del Reno, sia direttamente, sia tramite l'affluente Ill. Il clima del paese, di tipo alpino, è caratterizzato da inverni rigidi e nevosi ed estati fresche con precipitazioni abbondanti.
Cartina del Liechtenstein

Scorcio del centro di Vaduz


ECONOMIA

Sebbene in passato l'agricoltura abbia costituito una delle principali risorse economiche del L., oggi solo il 4% della popolazione risulta impiegata in questo settore. Le principali colture sono quelle dei cereali (mais), delle patate e degli ortaggi. Molto importante è l'allevamento dei bovini di razza che alimentano una razionale industria lattiero-casearia. Paese fortemente industrializzato, gode di una fiorente industria manifatturiera, tessile (specializzata nella filatura e tessitura del cotone), di precisione (ottica ed elettronica), chimica e farmaceutica. La ricchezza del Paese si fonda sul turismo e sul terziario. La permissiva legislazione fiscale del principato ha spinto numerose imprese e società finanziarie straniere a stabilire a Valduz la loro sede sociale richiamando un forte afflusso di capitali.

STORIA

Formato dall'unione delle antiche contee di Schellenberg e Vaduz, sotto la casata dei Liechtenstein, il piccolo principato tedesco iniziò la propria storia nel 1342, allorché Hartmann I divenne signore della contea di Vaduz. Nei decenni seguenti, altre porzioni di territorio vennero ad aggiungersi al nucleo iniziale, arrivando a coprire nel 1434 i confini attuali. La casa dei Liechtenstein entrò in possesso dei due antichi feudi di Schellenberg e Vaduz, rispettivamente nel 1699 e nel 1712, e un atto dell'imperatore Carlo VI elevò il dominio a principato (23 gennaio 1719). Dal 1806 al 1814 il L. fece parte della Confederazione del Reno; dal 1814 al 1866 della Confederazione tedesca. Sino alla prima guerra mondiale il piccolo Principato tedesco gravitò nell'orbita austriaca. In seguito al crollo dell'Impero asburgico si agganciò alla Svizzera, la cui neutralità offriva maggiori garanzie. La Costituzione promulgata nel 1921 conferiva al monarca la carica di capo dello Stato, ma con poteri molto limitati. Il Principato fu retto dal re Francesco Giuseppe II dal 1938 al 1989. Al Governo elvetico venne affidata la rappresentanza diplomatica del L.; nel 1970 si pose il problema della revisione dei vari trattati che vincolavano il Principato alla Svizzera, per garantirgli una totale autonomia nelle relazioni internazionali. A questo fine, la Dieta (15 deputati) nominò una commissione che, per la prima volta nella storia del L., assunse la responsabilità dei problemi di politica estera, con particolare riferimento ai problemi dell'integrazione europea. L'intesa tra L. e Svizzera fu messa in discussione solo nel 1992, quando gli abitanti del Paese, contrariamente agli Svizzeri, accettarono di entrare nello Spazio Economico Europeo (adesione ratificata nel 1995 con un referendum). Paese a sistema di governo democratico-parlamentare, dominato da due partiti che si alternano al governo, in base alla volontà degli elettori, il L. rappresentò a lungo l'ultimo bastione europeo dell'ineguaglianza civica tra i cittadini dei due sessi: fino al 1984, infatti, non fu concesso il diritto di voto alle donne. Nel 1978 il L. fu ammesso al Consiglio d'Europa e nel 1990 entrò a far parte dell'ONU. Sede legale di migliaia di imprese e società, il L. costruì la propria prosperità economica sul particolare statuto tributario (esenzione dalle imposte sui redditi e sui profitti, segreto bancario) che attirò ingenti capitali stranieri. Nel 1993 il principe regnante Hans-Adam II (successo al padre dopo la sua morte avvenuta nel 1989) sciolse il Parlamento e formò un nuovo Governo guidato da Mario Frick, che fu riconfermato nelle elezioni dell'aprile 1997. Le elezioni parlamentari del febbraio 2001 decretarono l'elezione a premier di Otmar Hasler. Nel referendum indetto il 16 marzo 2003, il 64,3% dei votanti scelse di conferire al principe Hans-Adam II i pieni poteri. Il piccolo Principato si trasformò a tutti gli effetti in una Monarchia assoluta. Nel 2004 Hans-Adam II abdicò in favore del figlio Alois, pur rimanendo formalmente in possesso del titolo di capo di Stato. Le consultazioni politiche dell'aprile 2005 confermarono a capo del Governo Otmar Hasler.