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Liebknecht, Karl.

Rivoluzionario e uomo politico tedesco. Figlio di Wilhelm, assorbì dal padre l'ideologia socialista e fece presto sentire la propria voce nel movimento giovanile socialdemocratico, contribuendo in misura notevole all'indirizzo antimilitaristico di questo. Laureatosi in Legge nel 1896, esercitò la professione di avvocato, diventando un famoso difensore di imputati politici. Nel 1907, assunse la direzione dell'Internazionale giovanile insieme con Ludwig Frank e Hendrik de Man, e nel 1912 fu eletto deputato al Reichstag. Esponente dell'ala sinistra del partito, nel 1914 assunse il ruolo di oppositore di fronte alla maggioranza socialdemocratica che si era allineata con l'imperialismo sul problema della guerra, e nel dicembre 1914, unico tra i deputati socialdemocratici, votò in Parlamento contro i crediti di guerra, contravvenendo alla decisione del gruppo parlamentare socialista. Richiamato alle armi nel 1915, continuò a servirsi del proprio seggio al Reichstag come tribuna per denunciare la politica imperialistica del governo tedesco e per fare presenti le rivendicazioni economiche e politiche delle masse popolari, attirandosi l'avversione della maggioranza del gruppo parlamentare socialdemocratico e l'odio del governo. Arrestato per avere organizzato una manifestazione contro la guerra nella Postdamer Platz di Berlino il 1° maggio 1916, fu condannato dapprima a due anni, poi a quattro anni di detenzione in fortezza. Insieme con Rosa Luxemburg e Franz Mehring, fondò lo "Spartakus Bund" (Lega spartachista), l'organizzazione della Sinistra che trovò soprattutto a Berlino un campo di iniziativa e di organizzazione di ampiezza crescente, da cui sorse nel dicembre 1918 il Partito comunista tedesco. Nel gennaio 1919 organizzò a Berlino il tentativo di sollevazione rivoluzionario che fu duramente represso e che vide i socialdemocratici a fianco dell'esercito. Arrestato il 15 gennaio insieme con Rosa Luxemburg fu assassinato dalla polizia, col pretesto di un tentativo di fuga, mentre veniva condotto in carcere. Tra gli scritti: Militarismo e antimilitarismo (1906), Il nemico principale è nel nostro paese (1915). L'intera sua opera in vari volumi è stata pubblicata in Germania (Lipsia 1871 - Berlino 1919).