Movimento artistico sorto in Europa tra il 1890 e i primi anni del XX sec. In
Italia il fenomeno artistico prese anche il nome di
stile floreale, in
Francia e in molti altri Paesi d'Europa si chiamò
Art nouveau, in
Germania
Jugendstil. Acquistò prestigio, soprattutto nel campo
architettonico, per il bisogno fortemente sentito di affrancarsi dalle
imitazioni stilistiche proprie dell'eclettismo, ma ebbe la sua origine nel campo
della decorazione. Infatti fin dalle sue prime testimonianze quel movimento ebbe
come caratteristica il ricorrere di elementi naturalistici, derivanti dal gusto
verista della metà del secolo, ma stilizzati con inflessioni che in
Inghilterra risalgono alle leziosità dei preraffaelliti. In Inghilterra
quel gusto inizialmente s'affermò nella decorazione di stoffe, di mobili,
di oggetti di arredamento prodotti da tali signori Liberty, il cui nome si
prestava in Italia a inesatte interpretazioni. Il
L. fu anche detto
Style sans style, consentendo nell'interpretazione dei motivi vegetali
nuove libertà di strutture funzionali attuate utilizzando le
possibilità offerte dal ferro e dagli altri nuovi materiali da
costruzione. Fra i meriti del
L. va posto in primo piano quello di aver
tentato di orientare il gusto verso la creazione di ambienti unitari, ove tanto
le strutture, quanto gli elementi decorativi, quanto lo stesso arredamento
rispondessero ad una stessa esigenza stilistica. Pertanto esso trovò la
sua massima espressione, oltre che nelle opere veramente notevoli di Victor
Horta, René Lalique, Otto Wagner, Gustave Klimt, Emile Gallé, H.
Van de Velde e di C.R. Mackintosh, nella creazione e decorazione di ambienti ove
si voleva manifestare un senso di modernità originale e talvolta fastosa.
Così negli ambienti dell'Esposizione di Parigi del 1900 e di quella di
Torino del 1902, ove larghissimamente operò Raimondo d'Aronco, che
usò il
L. per soluzioni tutt'altro che sgradevoli, sebbene sempre
caratterizzate da un senso di provvisorietà quale quello di una moda
destinata presto ad esaurirsi. Oltre il già ricordato Raimondo d'Aronco,
altri artisti, tra cui Ernesto Basile, autore di numerose costruzioni nella
città di Palermo e della facciata posteriore del Parlamento a Roma, e
Giuseppe Sommaruga, che costruì fra l'altro il notevolissimo Palazzo
Castiglioni a Milano, furono in Italia i maggiori rappresentanti di quel gusto
architettonico e decorativo.