Pittore belga. Studiò nell'Accademia della sua città natale e poi
sotto Braeckeleer, suo cognato. Pur avendo lasciato opere notevoli e influito
considerevolmente sulla pittura belga, la sua fisionomia artistica ed il suo
stile non hanno un'impronta decisamente personale. Ondeggiò tra la
maniera di Delacroix e del romanticismo francese, e quella realistica dei
maestri olandesi; né seppe mai liberarsi della preoccupazione di un
chiaroscuro alla Rembrandt. Come terza maniera denunciò un suo
riaccostamento ai primitivi fiamminghi non senza l'influenza di Holbein, Cranach
e Dürer. Fu anche abile ritrattista. Tra le sue opere, citiamo:
Massacro
dei magistrati di Lovanio, Rubens ricevuto dagli archibugieri di Anversa,
Bottega di Jacob van Liesvelt, ecc. (Anversa 1815-1869).